Etichettatura ambientale degli imballaggi: quali sono le novità

Etichettatura ambientale degli imballaggi: quali sono le novità
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Il 1° Gennaio 2022 sarebbe dovuta entrare in vigore la nuova etichettatura ambientale che recepisce la Decisione 129/1997/CE. Tale adempimento riguarda tutti gli imballaggi, che dovranno presentare una codifica alfanumerica che ne faciliti il conferimento nella raccolta differenziata.

Che cosa prevede la nuova etichettatura ambientale e a cosa serve?

Tutti gli imballaggi, in base alla decisione europea, dovranno riportare una codifica alfanumerica che identifica il tipo di materiale. Ciò consente di ottimizzare al meglio la raccolta differenziata, così da raggiungere alti livelli di recupero anche per quanto riguarda il settore degli imballaggi.

In alcuni casi le informazioni possono essere impresse direttamente sul packaging oppure possono essere apposte su un supporto esterno. Non ci sono indicazioni riguardo gli aspetti grafici come:

  • forma;
  • colore;
  • dimensioni.

Il concetto principale è che le informazioni devono essere chiare, in particolare se il packaging riveste un prodotto B2C: in questo caso, c’è bisogno di fornire all’utente più indicazioni possibili, ma soprattutto in maniera chiara e leggibile.

Per quanto riguarda la dimensione dei caratteri, non è prevista indicazione, ma si invitano i produttori di imballaggi a tenere a mente le specifiche tecniche indicate dalla normativa relativa all’etichettatura degli alimenti.

Dove deve essere applicata la nuova etichettatura ambientale?

Come abbiamo detto in precedenza, l’etichettatura ambientale va applicata su qualsiasi tipo di imballaggio, anche su quello per l’eCommerce. 

Bisogna fare attenzione alle diciture “biodegradabile” e “compostabile” perché prevedono due modalità differenti di smaltimento. Per i packaging poliaccoppiati deve essere presente la modalità di smaltimento di ogni parte dell’imballaggio.

Un esempio può essere rappresentato dal riso, che generalmente presenta un contenitore in plastica sottovuoto rivestito da un astuccio in cartone.

Inoltre, si rimanda il consumatore a visionare i regolamenti comunali vigenti in merito allo smaltimento di prodotti poliaccoppiati, in particolare quelli che presentano diversi materiali che non possono essere separati manualmente.

Che cosa è stato stabilito dal decreto “Milleproroghe” in termini di etichettatura ambientale?

In data 30 dicembre 2021, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto-legge n. 228, anche conosciuto con il nome DL “Milleproroghe”. Tale decreto-legge ha previsto il rinvio di alcune scadenze, tra cui la sospensione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi fino al 30 giugno 2022.

Oltre a questa proroga, viene concessa alle aziende operanti nel packaging la possibilità di continuare a effettuare la commercializzazione dei prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura ambientale.

Il provvedimento si applica agli imballaggi già immessi in commercio o già provvisti di etichetta al 1° luglio 2022, al fine di consentire l’esaurimento delle scorte. La disposizione è completata con l’emanazione di un decreto, la cui natura non è regolamentare, che porta la firma del Ministro della Transizione Ecologica, affinché siano adottate linee guida tecniche per la corretta etichettatura degli imballaggi.

Questa proroga avvantaggia le aziende che hanno bisogno ancora di eliminare scorte di imballaggi, oppure che stanno adeguando la linea di produzione in maniera da conformarsi alla decisione europea.