Il Mattino: Dal Sud La Spinta Per La Raccolta Differenziata
Un settore in continuo movimento chiamato a dettare la linea della green economy del futuro. È questo il disegno tracciato nel corso del convegno di ieri mattina per lo stabilimento di Antonio Sada & Figli di Pontecagnano Faiano dedicato alla filiera della carta e del cartone ed inserito nell’ambito dell’iniziativa RicicloAperto, organizzata dal Comico (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica).
Un’occasione per fare il punto della situazione in un comparto che negli ultimi anni si è distinto per capacità ricrescita e d’innovazione,maanche per discutere di un tema strettamente collegato: l’economia circolare, sistemachesi sta affermando in tutto il mondo in maniera sempre più decisa nel quale le varie attività, estrazione e produzione in primis, vengono organizzate in modo che i rifiuti siano una risorsa. Modello, quest’ultimo, nel quale il distretto campano recita un ruolo da protagonista.
Basti pensare che nel salernitano vi è l’unico caso in Italia di sistema autosufficiente per produzione di materiale da macero e manufatti in carta e cartone. Di qui lo stretto legame tra economia circolare e filiera della carta, al quale va aggiunto necessariamente un terzo tassello: la raccolta differenziata. Ed è proprio in tale ottiche il Comieco sta sensibilizzando i Comuni del Mezzogiorno affinché facciano di più in termini di efficienza. Così è stato inteso il «Piano per il Sud», varato nei mesi scorsi e patrocinato dal ministero dell’Ambiente, che ha messo a disposizione 7 milioni di euro per i Comuni con deficit di raccolta (Avellino, Giugliano, Agrigento e Brindisi per fare qualche esempio di centri che hanno chiesto di aderirvi) utili a finanziare l’acquisto di attrezzature,nuovi automezzi e campagne di comunicazione. Un modo per continuare sulla strada intrapresa da qualche anno che parla, per quel che riguarda la percentuale di carta raccolta nelle regioni del Meridione nel 2014, di un +10,4%, con la Campania nel ruolo di traino (+17.6%). Numeri che fanno ben sperare e fanno crescere la fiducia intorno ad un settore che ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel 1985.
«È il Sud l’area che può dare ancora più spinta alla raccolta differenziata- ha evidenziato durante la sua relazione il responsabile dell’area riciclo e recupero del Comieco, Roberto Di Molfetta- il Piano per il Mezzogiorno sta andando avanti in stretto contatto con i Comuni e con l’Anci. I numeri sono importanti e le risorse recuperabili, attraverso un’accorta politica ambientale, sono considerevoli. C’è molto, però, da migliorare: alcuni fondi sono purtroppo fermi perché parecchi Comuni sono lenti nell’acquistare le attrezzature e nell’affidare i servizi della raccolta».
«L’attivazione delle procedure e in stretta sinergia è un grande successo – ha aggiunto Filippo Bernocchi, delegato Anci in materia di rifiuti ed energia- spero solo che sull’economia circolare e sui temi ambientali la si smetta di fare ideologia e si capisca che tutto ciò rappresenta una grande occasione di sviluppo per il sistema Paese e per l’industria. Oggi abbiamo un grande opportunità: il processo va strutturato con perizia e mondo produttivo e cittadini devono fare la loro parte. Voglio solo ricordare che l’Unione Europea da qui al 2020 ha messo a disposizione circa 90 miliardi di euro. Ci sono tutti gli elementi per poter fare bene ».
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