Imballaggi a prova di bambino: cosa stabiliscono le nuove norme UNI
I bambini sono curiosi e imprevedibili, e proprio per questo sono maggiormente esposti agli incidenti domestici. Alcuni di questi possono essere causati dall’ingestione di sostanze caustiche o di medicinali lasciati accidentalmente incustoditi.
Ciò ha reso necessaria l’introduzione sul mercato di sistemi che consentissero di limitare l’assunzione per via orale di sostanze potenzialmente cancerogene e pericolose.
Da quando sono stati introdotti sul mercato, gli imballaggi a prova di bambino hanno fornito un contributo positivo alla prevenzione degli incidenti domestici.
In tal senso, l’UNI ha pubblicato due norme che regolamentano gli standard degli imballaggi di questa tipologia.
Normativa UNI per gli imballaggi a prova di bambino
I riferimenti normativi per quanto riguarda la produzione di imballaggi sono i seguenti:
- UNI EN ISO 8317:2005 – “Imballaggi a prova di bambino – Requisiti e procedure di prova per imballaggi richiudibili”
- UNI EN 14375:2004 – “Imballaggi non richiudibili a prova di bambino per prodotti farmaceutici – Requisiti e prove”.
La norma UNI EN ISO 8317 è stata elaborata per offrire i riferimenti e le caratteristiche che devono avere gli imballaggi richiudibili. Questa normativa riguarda il confezionamento di prodotti per l’igiene della casa, i solventi e i preparati acidi o alcalini, e tutte quelle sostanze che possono risultare pericolose o cancerogene.
La norma UNI EN 14375 è pensata per gli imballaggi non richiudibili utili per il confezionamento di prodotti farmaceutici, come le confezioni monodose, i blister e le confezioni per capsule e compresse.
Gli imballaggi devono essere sottoposti a prove di conformità; devono inoltre essere resistenti e a prova di apertura da parte dei bambini. Allo stesso tempo, devono permettere un facile utilizzo da parte degli adulti. In tal senso, questi prodotti vanno testati sia con i bambini che con i grandi.
L’imballaggio risulta conforme se risponde a determinati requisiti, valutati proprio attraverso i test.
Nel dettaglio, l’imballaggio è a prova di bambino se i soggetti partecipanti al test non sono riusciti ad accedere al contenuto del packaging entro i primi cinque minuti, mentre nel caso degli imballaggi non richiudibili, se non sono riusciti ad accedere a più di otto monodosi, sempre nei primi cinque minuti.
Il packaging è poi testato dagli adulti, selezionati tra persone che non hanno familiarità con questo tipo di imballaggio.
Nel caso degli adulti, l’imballaggio è ritenuto conforme se almeno il 90% dei soggetti è riuscito ad accedere alla monodose in un minuto. Nel caso degli imballaggi richiudibili, invece, la conformità viene decretata se il 90% dei partecipanti riesce a fruire dell’imballaggio nei primi cinque minuti, richiudendolo nel minuto successivo.
I risultati devono essere documentati tramite i diagrammi di prova, poi vanno interpretati e valutati. Una volta raggiunti i requisiti, gli imballaggi possono dirsi sicuri e quindi pronti per essere immessi sul mercato.
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