Il Packaging Sensoriale: cos’è e perché è fondamentale
La confezione non è più semplicemente un mero imballaggio, ma è legata all’identità del prodotto e alla percezione della stessa. È fondamentale, nella fase di acquisto del consumatore come nel caso del Packaging sensoriale: tutti i sensi partecipano a questo “viaggio” e contribuiscono a definire l’identità di un prodotto. Un’esperienza olistica capace di coinvolgere da una parte il cliente, dall’altra la propensione all’acquisto.
Il Packaging sensoriale e la comunicazione multisensoriale
Ecco come possono essere coinvolti i quattro sensi:
Vista
L’occhio vuole sempre la sua parte, nel caso del packaging l’aspetto visivo è dominante: simboli, forme e colori sono i primi elementi che catturano l’attenzione dei consumatori.
Tatto
Il secondo tipo di esplorazione è sicuramente attraverso il tatto: nel momento in cui un prodotto ha attirato l’interesse, è molto probabile che verrà raccolto dallo scaffale. La consistenza del materiale e le sensazioni al tatto provocano vere e proprie esperienze sensoriali.
Cosa può fare la differenza dal punto di vista tattile?
- I materiali utilizzati
- L’associazione tra le sensazioni evocate dai materiali e il messaggio che il brand vuole trasmettere. Ad esempio, l’impiego di vernici effetto matto-lucido, soft touch, perlescente e brillante. Anche alcuni tipi di fustellatura come l’embossing.
Udito
Non si fa caso, ma gli imballaggi possiedono un suono intrinseco originato dai materiali impiegati. Come quello di una confezione mentre la maneggiamo o il suono che fa una lattina di soda al momento dell’apertura.
Ad oggi, sempre più brand come ad esempio Barilla, utilizzano nuove tecnologie per fare ascoltare la musica ai propri clienti. Lo scopo è accompagnar e deliziarli durante la preparazione della pasta. In che modo? Collaborando con il colosso della musica online Spotify.
Playlist Timer celebra il legame tra le due aziende attraverso una serie di raccolte musicali la cui durata corrisponde ai tempi di cottura esatti dei vari tipi di pasta, a cui sono associati altrettanti generi.
Se non è un’esperienza multisensoriale questa!
Olfatto
Quante volte è stato il profumo a guidare l’acquisto di un prodotto che sia un cosmetico, cibo o addirittura l’odore che ci trasmette un materiale piuttosto che un altro? Il fine ultimo: amplificare il messaggio che un dato prodotto desidera comunicare.
Gusto
In che modo una confezione può trasmettere il gusto senza poterla (ovviamente) assaggiare?
Secondo l’antropologia sensoriale, è possibile comunicare un sapore attraverso il packaging mediante la narrazione: testi, grafiche, colori, suoni, possono farci assaporare un prodotto in maniera indiretta.
Come progettare un buon packaging sensoriale?
Dal punto di vista del design sensoriale, un buon packaging va progettato su più livelli.
È fondamentale:
- Identificare l’identità di prodotto;
- Chiarire il messaggio che si vuole comunicare;
- Selezionare i sensi da coinvolgere e il legame da creare;
- Amplificare i sensi selezionati.
La progettazione del packaging è dunque un vero esercizio di stile, dove la creatività deve necessariamente incontrarsi con la praticità e dove le idee e i costi devono trovare il giusto compromesso.
Confezioni e astucci in cartoncino: rendi il packaging un’esperienza sensoriale
La scelta di confezioni e astucci in cartoncino è generalmente una scelta vincente, in quanto presentano dei costi relativamente contenuti e soprattutto permettono un alto livello di personalizzazione.
Altro aspetto positivo degli astucci o confezioni in cartoncino teso è che possono per natura contenere direttamente alimenti o tubetti, creme, flaconi… Inoltre, è possibile inserire tagli, finestre, aperture, chiusure, vernici speciali che trasformano il packaging in un’esperienza sensoriale e innovativa.